I 10 migliori ristoranti al mondo

Ogni anno i ristoratori, i critici, gli avventori attendono la classifica dei migliori ristoranti al mondo per interpretare nuovi trend o individuare un fil rouge che delinei la tendenza dell'anno che verrà.

I ristoranti che occupano le prime posizioni offrono un equilibrio tra il lusso (che non sempre è sinonimo di formalità) e un'inclinazione all'innovazione. Il risultato della pubblicazione della classifica è, di solito, un tutto esaurito.

Per accaparrarsi un posto a sedere c'è una lunga attesa, che va dai 28 giorni fino a sei mesi (sei mesi!) per poter prenotare un tavolo.

Bisogna armarsi di santa pazienza ed essere super flessibili, oltre a poter chiedere, con gentilezza, di essere inseriti in una lista di attesa: anche i migliori ristoranti possono ricevere delle cancellazioni.  

A causa della pandemia l'ultima classifica mondiale dalla quale si può attingere è quella del 2019, perchè nel 2020 la quasi totalità dei ristoranti è rimasta chiusa per la quasi totalità dell'anno. Quando le cose si saranno appianate a livello globale siamo sicuri che assisteremo ad un rifiorire del settore con numerose novità e sorprese nel ranking dei punteggi.  

Mentre aspettiamo tempi migliori, che ne dite di sognare tutti insieme e viaggiare con la mente fino a raggiungere i ristoranti migliori del mondo, in tutto il mondo?   

Mirazur - Mentone, Francia 

Il Ristorante Mirazur si trova a Mentone e vanta una spettacolare vista sulla Riviera Francese, vista incorniciata da un giardino rigoglioso curato nei minimi dettagli. Oltre alla vista, ciò che salta subito all'occhio è la lista di cuochi che compongono la brigata, capitanata dallo Chef Mauro Colagreco, la cui cucina unica è ispirata dal mare e dal giardino del ristorante, senza dimenticare i limoni di Mentone. Colagredo nasce in Argentina ma si trasferisce in Francia a vent'anni, e sviluppa le sue abilità culinarie sotto la sapiente guida dello Chef Bernard Loiseau. Ristorante Tre Stelle Michelin, un menù ispirato dal ciclo della natura (Lunar Menu), con ingredienti come radici, foglie, fiori e frutti, a seconda dello scandirsi delle stagioni.   

Noma - Copenaghen, Danimarca  

Il ristorante Noma non è nuovo alle classifiche dei migliori ristoranti al mondo, avendo scalato e conquistato la vetta nel 2010, 2011, 2012 e 2014. La filosofia del ristorante storico si è sempre basata sulla tradizione nordica, rivisitata però in chiave moderna, andando ad esplorare la stagionalità degli ingredienti. Lo Chef René Redzepi ha chiuso il locale storico nel 2017, andando a inaugurare i nuovi spazi, più ampi, sull'isola di Refshalevej, nel 2018, senza però tradire la lunga tradizione della sua cucina, che viene proposta agli avventori in locali più moderni e spaziosi. L'unica differenza è che, nell'arco di un anno, si susseguono 3 differenti menù stagionali, ciascuno composto da circa 20 portate, basati sugli ingredienti che sono protagonisti della stagione, dalle verdure alla selvaggina, passando dal menù di mare. La peculiarità risiede nelle nuove techiche di cottura che vengono sperimentate dallo Chef per dare nuova vita a piatti della tradizione nordica.   

Asador Etxebarri - Axpe, Spagna  

Cucina basca per questo ristorante spagnolo minimalista, dove il piatto forte è quello grigliato. Lo Chef Victor Arguinzoniz ha un'abilità particolare nell'ottenere sapori esplosivi da ingredienti che possono sembrare semplici, ad una prima analisi, molti dei quali sono grigliati. Gli ingredienti e i piatti sono quelli della tradizione basca, dal latte di capra che diventa burro, ai piselli che sono presentati e cotti nel loro succo, manzo stagionato a secco, verdure locali. Il segreto della griglia di Arguinzoniz sta nei differenti tipi di legno utilizzati per la griglia, che donano al piatto differenti gradi e sapori di affumicatura. Arguinzoniz nasce e cresce as Axpe, dove si trova il ristorante. Un piccolo paesino ad un'ora da Bilbao, incastonato tra le montagne. Autodidatta, lavora da sempre solo nella sua cucina, dove ha disegnato e continua a sperimentare la sua griglia con calore variabile.   

Gaggan - Bangkok, Tailandia  

Eletto come miglior ristorante in Asia dal 2014 al 2018, Gaggan è esempio di costante innovazione e miglioramento nei processi di creatività. Lo Chef Gaggan Anand offre un menù di 25 portate costituirte da piccole porzioni scottate alla fiamma, la maggior parte delle quali lo rende uno speciale ristorante dove si mangiare rigorosamente con le mani. Purtroppo il ristorante, entrato a pieno diritto legale nella classifica, ha chiuso i battenti a fine 2019, per volere dello Chef, che ha espresso la volontà di aprire un piccolo ristorante a Fukuoka, in Giappone, insieme allo Chef Takeshi "Goh" Fukuyama. Il menù di Anand si è evoluto, negli anni, dai piatti della tradizione indiana rivisitati in chiave moderna, fino ad arrivare ad una cucina globale frutto delle influenze dei ristoranti di tutto il mondo, scoperti nei tanti viaggi dello Chef. Il menù, fino alla chiusura del ristorante, ha incluso piatti messicanie e giappo-indiani.   

Geranium - Copenhagen, Danimarca 

Un altro ristorante danese in classifica, sotto la guida delle sapienti mani dello Chef Rasmus Kofoed. Piatti artistici creati con gli ingredienti stagionali scandinavi. 17 portate composte da ingredienti organici e selvativi, come fiori e foglie a decorazione di puré di carciofi come a creare una tela impressionista. Rasmus Kofoed è il primo Chef in Danimarca ad aver otenuto tre stelle Michelin, nel 2016, oltre ad aver vinto la medaglia d'oro, d'argento e bronzo nella competizione culinaria Bocuse D'Or. La sua cucina stagionale, la vista panoramica sui giardini Fælledparken, una lista di vini di 2500 etichette che gli ha garantito il riconoscimento del Grand Award di Wine Spectator rendono unica questa location.   

Central - Lima, Perù

Il ristorante di punta dello Chef Virgilio Martínez e Pía León è il santuario di tutto ciò che viene considerato peruviano, considerando anche alcuni ingredienti che non vengono serviti in nessun altro luogo al mondo. Questo team, costituito da moglie e marito, ha girato il paese in lungo e in largo per anni, alla ricerca di prodotti unici di terra, mare e montagne. Nel menù si possono trovare diverse varietà di mais, patate e molti altri oscuri prodotti offerti dall'ampia biodiversità peruviana, come il piranha servito su un letto costituito dalla testa del piranha stesso, con tutti i denti inclusi! Nessuna altitudine è dimenticata ,dai 20 metri sotto al livello del mare ai 4000 metri al di sopra, attraverso le 17 e più portate del menù. Lo Chef Virgilio Martínez opera in cucina, Pía León supervisiona il menù sotto ogni aspetto.   

Mugaritz - San Sebastian, Spagna

Il Mugaritz è gioco, è avanguardia, è innovazione. È l'esperienza di una cena creativa offerta dallo Chef Andoni Luis Aduriz per aprire le menti degli astanti. Proprio Aduriz afferma che i suoi piatti non sono per tutti, e assolutamente non incontreranno il favore di tutti i commensali. I piatti delle sue 20-30 portate, che cambiano a seconda delle stagioni, hanno nomi emozionali, come ad esempio "Quanto dura un bacio" o "Dipende da come lo guardi". A soli 20 minuti da San Sebastian, il Mugaritz accoglie l'ospite con piccolo aperitivo in giardino prima di accomodarsi nella tradizione country house basca. Piatti tipici? Aspettatevi l'inaspettato. Il Mugaritz non è per i deboli di cuore! Granchio su lingua congelata, cuore di maiale crudo o prosciutto Bellota, tutto servito all'unisono per permettere ai commensali di mangiare allo stesso momento.   

Arpège - Parigi, Francia

Il leggendario Chef Alain Passard, che non ha certo bisogno di presentazioni, è rimasto in cima alle classifiche mondiali del mondo culinario per decenni. Da quasi vent'anni gestisce l'Arpège, Ristorante 3 stelle Michelin, innovando in continuazione stile e offerta. Il piatto forte? Le verdure. Vegetariano dal 2001, offre anche piccole quantità di carne ma le verdure sono la base dei piatti principali. Asparagi in primavera, tartufo nero in autunno, gnocchi ripieni di verdure e carpaccio di scampi con caviale. Nulla è lasciato al caso, e non è neanche facile prenotare un posto all'Arpège, la lista di attesa può durare mesi.  

Disfrutar - Barcellona, Spagna

Gazpacho in un panino? Tuorlo d'uovo croccante? Insalata liquida? Caramelle di lepre? Se questi piatti, a prima vista paradossali, non solleticano il vostro interesse, allora il Disfrutar non è il ristorante adatto a voi. Questo ristorante unico nel suo genere offre le montagne russe in senso gastronomico. Dietro a questa magia ci sono tre Chef, Oriol Castro, Mateu Casañas e Eduard Xatruch, tutti e tre già parte della brigata del El Bulli prima della sua chiusura nel 2011. Nel 2014 il trio ha inaugurato il Compartir in Cadaqués sulla Costa Brava nel 2014, per poi aggiungere all'offerta il Disfrutar a Barcellona alla fine del 2014. In contrasto con la carta ricchissima, iperattiva e all'avanguardia, gli spazi del ristorante sono relativamente semplici e sereni, inondati di luce, bianchi e che si affacciano su una ampia terrazza.   

Maido - Lima, Perù

Se il Perù incontra il Giappone sul piatto, ecco che nasce il Nikkei, e lo Chef Mitsuharu ‘Micha’ Tsumura ne diventa il re. Questo si traduce in un luogo di benvenuto, dove il pesce fresco e le salse al limone la fanno da padrona. Non è da meravigliarsi che sia stato eletto Miglior Ristante in America Latina nel 2017 e nel 2018. Il viaggio di Tsumura nel menù è il risultato di una fusione di cucina peruviana-giapponese, con l'accento sui frutti di mare. BAccalà marinato nel miso con nocciole croccanti, sushi di nigiri, risotto ai ricci di mare, le leggendarie costolette di manzo cucinate per 50 ore e il gelato di cheesecake al tofu. Ogni piatto canta il suo sapore ed esalta i delicati colori dei prodotti peruviani. Lo Chef nasce a Lima, e incoraggiato dal padre si specializza negli Stati Uniti e in Giappone, per fare della sua passione per la cucina una professione.

La classifica prosegue fino ad arrivare a 50, e tutti i ristoranti li potete trovare qui in elenco, ci piacerebbe però concludere con gli unici due ristoranti italiani in classifica: il Piazza Duomo, ad Alba, al numero 29  e Le Calandre, a Rubano, al numero 31.

Il Piazza Duomo offre un assaggio di Piemonte, sotto la sapiente guida di Enrico Crippa, uno degli Chef italiani più creativi. La carta è incentrata sui piatti della tradizione italiana, basati sugli ingredienti che le stagioni offrono.

Le Calandre, ristorante padovano, è invece gestito dai tre fratelli Massimiliano, Raffaele e Laura Alajmo, come terza generazione. Il Ristorante è stato votato tra i migliori 50 ristoranti del mondo in almeno 10 edizioni.

Poter cenare o pranzare in uno dei 10 migliori ristoranti al mondo è sicuramente un sogno, ma un sogno che ci piace continuare a coltivare e chissà che un giorno non diventi realtà!

Come fare marketing nel settore della ristorazione

La competizione tra ristoranti è feroce, non sono poche le azioni da portare avanti per poter eccellere e avanzare nella classifica dei migliori ristoranti del mondo. Ecco però alcuni utili consigli che aiuteranno i ristoratori a migliorare la propria presenza online e ad attirare potenziali clienti, che coccolati in sala con piatti deliziosi diventeranno facilmente dei perfetti brand ambassadors.

  • La bellezza delle foto – assumi un fotografo professionista o segui un corso online su come scattare foto perfette per Instagram, il trend food è in crescita costante;

  • Brand reputation – cura la tua presenza online, controlla le recensioni, rispondi a ciascuna di esse, che sia positiva o negativa. Denoterai cura dei dettagli e questo non passerà inosservati da parte dei tuoi clienti;

  • Google My Business – rivendica la tua scheda su Google My Business, controlla che la tua posizione sia esatta, che i tuoi contatti siano corretti, così come la categorizzazione e le foto che aggiungono i clienti;

  • Programma loyalty – premia i tuoi clienti abituali, crea un programma loyalty, offri premi a chi è fedele;

  • Comunicazione – invia newsletter ai tuoi clienti, crea broadcast su Whatsapp, sii puntuale nella ripetitività degli appuntamenti;

  • Dicono di noi – condividi i tuoi successi sulla stampa, mostra ai tuoi clienti le recensioni dei critici, la presenza sulle guide di settore, i punteggi attribuiti;

  • Blog – crea il tuo blog, condividi le ricette, la storia del tuo ristorante, coinvolgi food blogger che potrebbero rendere famoso il tuo ristorante;

  • Menù online – controlla che il menù sul sito sia sempre aggiornato;

  • Prenotazioni online – offri ai tuoi clienti la possibilità di prenotare online senza dover alzare il telefono;

  • Google Ads – imposta le tue campagne su Google per essere raggiunto da molte più persone di quante ti possa immaginare;

  • Kilometro zero – prediligi ingredienti locali, celebra la cucina tradizionale ma con un occhio all’innovazione, promuovi le biodiversità e i presidi Slow Food.

Se riuscirai a seguire tutti i punti che abbiamo analizzato inizierai a vedere i vantaggi che una buona strategia di marketing può offrire per scalare la vetta del mondo del food e trovare un posto tra i migliori ristoranti del mondo.

Inoltre, è fondamentale che tutti i contenuti pubblicati sul tuo sito vengano gestiti correttamente: un lavoro per cui è indispensabile, soprattutto per i siti web di grosse dimensioni, un CMS adeguato. Esistono molti CMS ma il consiglio è di evitare piattaforme gratuite e puntare piuttosto su programmi più potenti e pratici. Molti Software di fascia alta propongono infatti abbonamenti annuali a prezzi molto vantaggiosi, soprattutto considerata la qualità offerta. Per facilitare tutte le operazioni di marketing della tua azienda e per una gestione efficace del tuo sito internet, uno dei CMS più potenti da utilizzare è sicuramente Framework360.

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